Un aiuto concreto


Una seduta tipo

Abitualmente una seduta di trattamento viene effettuata utilizzando un approccio di valutazione psicologica oltre ad un mix di varie tecniche, dopo un incontro preliminare per capire quali siano gli obiettivi primari da indirizzare per ottenere un beneficio misurabile ed oggettivo. La persona inoltre, alla fine delle varie sedute, oltre a beneficiare dei trattamenti eseguiti in studio, “impara” alcuni auto-protocolli per effettuare su di sé alcuni semplici ma efficaci auto-trattamenti, da utilizzare in qualsiasi momento, per riprendere gli equilibri o per rispondere tempestivamente a disturbi o sintomi del momento. La persona quindi impara a riprendere consapevolezza del proprio corpo, inteso come strumento rapido e sempre disponibile, e di come il proprio corpo “parli” attraverso i sintomi, troppo spesso inascoltati o soffocati attraverso l’uso di azioni/rimedi sintomatici. Di seguito le tecniche naturali utilizzate per ristabilire l'equilibrio ed il benessere della persona.


In generale il test muscolare kinesiologico viene utilizzato come "base" di interrogazione corporea per determinare il "percorso" del trattamento e la priorità di attivazione dei vari punti elettivi posizionati sul corpo, da stimolare opportunamente con una tecnica in digitopressione oppure utilizzando la tecnica specifica per la categoria di punti utilizzati. Ogni muscolo testato corrisponde ad un organo/sistema interno e ad una emozione primaria. Dal rilevamento di forza o debolezza del muscolo specifico si determina quindi lo stato di salute del relativo sistema funzionale.


I cosiddetti Punti Neurolinfatici, di derivazione osteopatica, sparsi su tutto il corpo, da attivare in maniera più energica degli altri, possono risultare spesso dolenti e sono localizzati sia in punti specifici che in vere e proprie aree; ogni punto o area ha una stretta corrispondenza con muscoli ed organi interni specifici; la foto sopra per esempio mpstra la correlazione al muscolo Quadricipite femorale e all' Intestino Tenue.

I punti "energetici" del Sistema dei Meridiani, cioè i punti di agopuntura (qui sopra un esempio dei punti Stomaco), posizionati in tutto il corpo, più spesso utilizzati su piedi e gambe, su mani e braccia, attivabili attraverso digitopressione e movimenti specifici oppure attraverso altri rimedi quali rimedi floriterapici, Laser bioelettrico, magneti, ecc.


I Punti Neurovascolari, sempre di derivazione osteopatica, posizionati quasi esclusivamente sulla testa, attivabili attraverso leggeri stiramenti della cute; nella foto sopra i cerchietti evidenziano i punti da attivare con la stimolazione manuale; nell'esempio i punti Stomaco correlati al muscolo pettorale clavicolare.  

I punti Neurovascolari vengono utilizzati per fornire una migliore circolazione sanguigna al muscolo relativo, e contemporaneamente riequilibrare lo stato emotivo corrispondente, in questo caso, per lo Stomaco, l'emozione della preoccupazione.

I punti  o meglio le aree del Sistema Cranio Sacrale, che prevedono:

a) un ascolto del ritmo cranio sacrale, cioè una specie di "respiro strutturale" avvertibile in varie parti del corpo, preferibilmente sulla testa,

b) una delicata mobilizzazione strutturale a partire dai piedi, passando per il sacro fino a tutte le "suture craniali" .

Il protocollo utilizzato si riferisce al Metodo Upledger, dal Chiropratico che lo ha definito.


La Reflessoterapia e la vasta corrispondente categoria reflessoterapica di punti speciali merita invece una menzione a parte.  Il ripristino dell'equilibrio interno può avvenire anche stimolando aree e punti che sono la diretta "proiezione" di sistemi ed organi interni, le cosiddette "somatotopie" o "topografie anatomiche", e che quindi non hanno implicazioni "energetiche" come nei punti dei Meridiani . Per abitudine, la reflessoterapia viene identificata con quella plantare e iridologica, ma esistono tutta una serie di somatotopie reflessogene che spaziano dalla bocca e dai denti, per passare alle zone peri-auricolari e auricolari, fino alla testa, gli occhi, le parti del metacarpo, la schiena e giù per finire fino ai piedi. 



Somatotopie

Così come nei punti sopra menzionati, cioè i neurolinfatici ed i neurovascolari, le somatotopie reflessogene agiscono direttamente sui "sistemi d'organo", chiamati anche "circuiti funzionali", risultato somatotopico derivante da studi e sperimentazione approfonditi di svariati medici e scienziati di scuola occidentale (principalmente Germania e Francia), ma che riprendono in gran parte studi, esperienze e topografie già in uso nella Medicina Tradizionale Cinese.

 Nello Studio si utilizzano primariamente le reflessoterapie auricolari e plantari, con aggiunta ove necessario di altre somatotopie, a complemento di un trattamento composto da un mix di varie tecniche, mantenendo come base il test kinesiologico.


tecniche di rilassamento

Una menzione particolare merita questo capitolo, che comprende diverse tecniche utilizzate per indurre uno stato di benefico rilassamento.

In relazione all'esperienza che la persona può via via maturare nel praticare queste tecniche (che si prestano per imparare un auto-protocollo), il rilassamento può venire raggiunto attraverso livelli sempre più sofisticati e personalizzati sulle preferenze personali. Non dobbiamo dimenticare che ogni persona, per riuscire a rilassarsi, adotta un canale sensoriale preferenziale, per esempio come l'udito (la musica), il tatto (il massaggio corporeo), la vista (immagini fisiche o mentali), l'olfatto (aromi e profumi). Vediamo quindi quali tecniche vengono proposte alle persone come complemento alla seduta praticata in studio, secondo livelli crescenti di complessità:

1) Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson

Un protocollo guidato per raggiungere in modo graduale un rilassamento attraverso semplici esercizi muscolari.

2) Training Autogeno

Un protocollo più evoluto rispetto al precedente, attraverso un progressivo allenamento che potenzia la forza della mente per controllare le manifestazioni fisiologiche dello stress. Un protocollo ampiamente utilizzato e che vanta numerosi studi che attestano la correlazione fra la pratica mentale e le modificazioni "autogeniche" a livello fisiologico.

3) Mindfulness

Esercizi di meditazione di derivazione tibetana, di semplice attuazione per indirizzare con le immagini mentali i problemi emotivi quotidiani.  

4) Punti corporei personalizzati

Un ulteriore livello di sofisticazione che implica dei semplici protocolli di punti reflessoterapici, utili come rimedio pronto-uso in tutte le situazioni difficili.